N0. leonardo da vinci e i contemporanei
..."Quando si parla di arti contemporanee si pensa sempre alla provocazione e alla negazione, non ai valori e agli ambienti fuori tempo rispetto alla contemporaneità, che vivono attraverso una rivalutazione di un background culturale umanistico legato alla tradizione e al passato, all'iconografia classica di una produzione artistica tra le più ricche e valide dell'occidente, da mettere in relazione con le odierne tecnologie. Le nuove tendenze dell’arte contemporanea riscoprono, come ai tempi di Leonardo da Vinci, una ricerca innovativa sulla “Realtà” oggigiorno immaginata nel quadro di uno speculare rapporto di intesa, rinnovato, con gli avanzamenti della tecnologia. Il conseguente procedimento creativo d’integrazione tra arte e tecnologia è indirizzato sostanzialmente verso un progressivo superamento della tradizione e l’apertura, da parte degli artisti, di un nuovo corso nella storia e nella cultura dell’arte, appropriato allo sviluppo e all’evoluzione della società odierna. Queste tendenze si sviluppano in aperta polemica contro le cervellotiche degenerazioni del concettuale, che sempre più spesso scivolano verso intellettualistiche esercitazioni mentali incomprensibili ai fruitori e si esprimono con l'esigenza di rifondare l'arte moderna su valori concreti, tradizionali e in un certo senso restaurativi, tornando alla figurazione e rivisitando la tradizione culturale passata, in fusione con l’attuale sviluppo del messaggio creativo. Il tentativo è quello di creare (con mezzi non attuali e attuali) un linguaggio colto, ironico e sottilmente destabilizzante, un mondo diverso da quello moderno, alternativo, attraversando il tempo e recuperando un'identità culturale che si pensava persa nella confusione e nella omologazione dei linguaggi, ma che invece è ancora presente. Proprio nel richiamo alla tradizione (paradossalmente), risiede il valore provocatorio e dirompente di questa tendenza, che spesso e volentieri ricorre alla citazione, rivisitando anche con metafore (a volte imitative) la passata storia dell'arte e trovando una risposta corrispondente, oggi, in quelle che sono le attuali e principali forme di linguaggio ed espressione, che rispondono all’essere e divenire del qui e ora"... (Arpinè Sevagian)
(Recensione pubblicata sul n.554 del mensile ARTE Mondadori-Cairo editore-ottobre 2019- pag. 211)